Toscana

Le mie due ultime uscite, ovvero Avenches e Sassariente, sono state caratterizzate dall’imprevedibilità, nel senso che per un motivo o per l’altro ad un certo punto ho dovuto cambiare il programma. Il viaggio in Toscana l’ho previsto da tempo, ma cosa capita alcuni giorni prima della mia partenza? alluvione in Toscana, proprio nelle Crete Senesi, la zona dove desidero andare!

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Scrivo subito all’Hotel Ghibellino a Buonconvento, dove ho prenotato per tre notti e mi tranquillizzano, dicendomi che l’hotel non è stato toccato: c’è qualche strada chiusa, ma si arriva senza problemi e nei prossimi giorni la situazione dovrebbe tornare alla normalità.

 

Pericolo scampato… In Toscana ci sono già stato a Pasqua e magari in futuro scriverò un resoconto anche di quel viaggio. In quell’occasione ho visitato Siena, Montepulciano, Montalcino, San Gimignano, Volterra e Firenze. Sono rimasto affascinato dai luoghi, ma soprattutto dai paesaggi, perciò mi sono ripromesso di tornare e concentrarmi maggiormente su questo aspetto.

Cercando in rete ho trovato un’utilissima fonte di informazione, (clicca qui), che elenca i posti migliori dove fotografare, con allegata anche una cartina delle crete senesi. Ho anche visto delle immagini delle cave di Carrara, perciò ho deciso di fermarmi anche lì una notte.

 

Ricapitolando: tre notti a Buonconvento, nelle Crete Senesi, e una a Carrara.

 

Parto domenica 27 ottobre al mattino presto, in modo che alle 13 sono già a Buonconvento, dove si trova l’albergo. Effettuo subito una breve visita del paesino, dove scatto alcune foto: in particolare mi piace una porta e una Dal Basso (v. la mia Galleria Dal Basso).

In seguito mi reco su quella che dovrebbe essere la migliore strada per godere dei paesaggi tipici delle crete senesi: la SP438 che porta da Asciano a Taverne d'Arbia. Le condizioni di luce non sono le migliori, ma decido già dove sarei andato il mattino seguente. Il paesaggio è incantevole… calanchi, colline, cipressi,… Adoro queste geometrie e forme.

Alla sera esco a Buonconvento e trovo un ambiente molto accogliente al Cattivi Frati Caffè, di Andrea Amaranto. Già la prima serata conosco diverse persone, e soprattutto il padrone del bar si rileva una persona con cui discutere è un piacere. Si possono godere dei paesaggi più belli al mondo, ma è l’accoglienza e la disponibilità delle persone di un luogo a fare la differenza.

 

Lunedì mattina mi sveglio all’alba e vado al luogo designato, anche se prima colgo un paio di buoni scatti. Quando arrivo sul posto ci sono già una decina di fotografi: avrò scelto un posto famosissimo? No… sono un gruppo ungherese che sta facendo un tour fotografico. La vista è affascinante e la nebbia crea un alone di mistero, mentre il sole a volte scompare dietre le nuvole, poi per circa un minuto la nebbia si colora di una tinta viola-rosa. Prima di rientrare all’albergo per colazione mi fermo ancora a scattare, anche se il sole è ormai sparito quasi completamente.

Dopo essermi rifocillato parto in direzione di San Quirico, dove al km 189 della strada CassiaSR2 c’è uno scorcio di cipressi molto famoso, ma a dire la verità preferisco le colline dalla parte opposta, anche perché mi ricordano il viaggio fatto in precedenza, visto che lì mi ero fermato anche allora, ma le colline erano verdi…

Dopo aver visitato San Quirico riparto in direzione di Pienza, sulla SP146. Anche qui i paesaggi mi lasciano senza parole… sono quasi “lunari” a volte.

Dopo la visita di Pienza vago ancora un po’ sulle strade, aspettando di tornare al famoso km 189 per il tramonto, che purtroppo si rileva un po’ monotono, in quanto non ci sono nuvole a riflettere al luce, così scatto anche uno scorcio di Montalcino in silhouette.

Alla sera il “mio” bar è chiuso, quindi mi reco in un altro dove parlo con due persone. Anche a cena discuto con una coppia e mi consigliano alcuni luoghi da visitare: l’abbazia di Sant’Antimo e la strada sterrata per Cosona.

 

Pure martedì la sveglia suona alle 6 e mi reco di nuovo al km 189, ma purtroppo le condizioni non sono quelle di ieri mattina. Visto che è ancora presto mi reco all’abbazia, passando da Montalcino: stupenda l’abbazia, ma soprattutto i vigneti giallo-rosso.

In seguito riesco a trovare la strada sterrata per Cosona e proseguo poi fino ad Asciano, passando dall’abbazia di Monte Oliveto, che purtroppo dalle 12 alle 15 è chiusa, ma il luogo è molto suggestivo. Dopo aver visitato Asciano sono di nuovo sulla SP438, che faccio nei due sensi, in una sorta di pellegrinaggio fotografico: mi fermo in ogni luogo che mi ha regalato scorci fantastici in una specie di tributo e ringraziamento.

Il mattino seguente mi sveglio un po’ più tardi… c’è una nebbia incredibile! Non si vede nulla… per raggiungere Carrara passo dall’abbazia di San Galgano, un luogo molto suggestivo, ancora maggiormente se immerso nella nebbia. Purtroppo non ho potuto ammirare il paesaggio… solo in seguito la nebbia si è diradata… Giungo nel primo pomeriggio all’Hotel Dora LINK, dove la simpatica e disponibile proprietaria mi dà le indicazioni per la visita delle cave. Prima faccio una visita ad una cava all’interno della montagna, poi mi reco a 1300 metri d’altitudine per ammirare la Cava dei Poeti. Ci si impiega quasi mezz’ora dalla città su una strada in parta dissestata, ma ne vale la pena. È una cava a cielo aperto nelle Alpi Apuane con sullo sfondo il mare! Il potenziale fotografico è altissimo… sfortunatamente la foschia e l’elevata umidità non mi permettono degli scatti nitidi e validi.

Purtroppo il giorno seguente è già tempo di rientrare in Ticino… sicuro che le Crete Senesi mi vedranno ancora!



 

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